Mamma pace. Contro la guerra, per i nostri figli
Edito da Sperling & Kupfer, 2006
229 pagine, € 17,00
ISBN 8820041650
di Cindy Sheehan
Quarta di copertina
Il 4 aprile 2004 Casey Austin Sheehan, un giovane soldato americano di stanza a Baghdad, viene ucciso in un'imboscata. In quel tragico giorno, insieme alla vita del ragazzo si spezza per sempre anche quella di sua madre, Cindy. Ma di fronte all'amara consapevolezza che "Casey non era morto per la mia libertà, per la libertà degli americani, ma per alimentare e arricchire la macchina della guerra", lo sgomento e la disperazione della donna si trasformano in un ardente desiderio di giustizia e in una rinnovata coscienza civile. Da allora, Cindy Sheehan conduce un'instancabile e coraggiosa battaglia personale contro l'amministrazione Bush e i sostenitori del conflitto in Iraq. La caparbietà con cui ha portato avanti la sua "crociata" per la pace - culminata nell'agosto 2005 con il grande campo allestito nei pressi del ranch texano del presidente - ha scosso personalità del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura e, in breve tempo, ha portato alla mobilitazione di milioni di statunitensi (e non solo), facendole guadagnare il nome di "Mamma Pace". Con questo libro autobiografico, nel quale le drammatiche vicende della sua vita privata si intrecciano al racconto delle difficili conquiste pubbliche, questa moderna madre coraggio offre una toccante testimonianza a sostegno della nonviolenza, e invita ciascuno a trasformarsi "da persona 'pacifica' a cui non piace la guerra" a pacifista attivo che denuncia come tutti i conflitti siano sbagliati, inutili e ingiustificabili.
Il 4 aprile 2004 Casey Austin Sheehan, un giovane soldato americano di stanza a Baghdad, viene ucciso in un'imboscata. In quel tragico giorno, insieme alla vita del ragazzo si spezza per sempre anche quella di sua madre, Cindy. Ma di fronte all'amara consapevolezza che "Casey non era morto per la mia libertà, per la libertà degli americani, ma per alimentare e arricchire la macchina della guerra", lo sgomento e la disperazione della donna si trasformano in un ardente desiderio di giustizia e in una rinnovata coscienza civile. Da allora, Cindy Sheehan conduce un'instancabile e coraggiosa battaglia personale contro l'amministrazione Bush e i sostenitori del conflitto in Iraq. La caparbietà con cui ha portato avanti la sua "crociata" per la pace - culminata nell'agosto 2005 con il grande campo allestito nei pressi del ranch texano del presidente - ha scosso personalità del mondo dello spettacolo, della politica e della cultura e, in breve tempo, ha portato alla mobilitazione di milioni di statunitensi (e non solo), facendole guadagnare il nome di "Mamma Pace". Con questo libro autobiografico, nel quale le drammatiche vicende della sua vita privata si intrecciano al racconto delle difficili conquiste pubbliche, questa moderna madre coraggio offre una toccante testimonianza a sostegno della nonviolenza, e invita ciascuno a trasformarsi "da persona 'pacifica' a cui non piace la guerra" a pacifista attivo che denuncia come tutti i conflitti siano sbagliati, inutili e ingiustificabili.
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