Da ITNews del 13/10/2006
Originale su http://www.itnews.it/news/2006,086,itnl6a13,1013,,,164927.html

Italia: il Governo rivoluziona la tv

Cosa cambia dopo il ddl Gentiloni

Roma - La legge Gasparri va in pensione. Lo avevo annunciato appena vinte le elezioni, il neo ministro delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. E ha mantenuto la promessa. E' stato infatti approvato ieri all'unanimità dal Consiglio dei ministri il "disegno di legge che dispone una nuova disciplina nel settore televisivo nella fase di transizione alla tecnologia digitale''.

Tra gli obiettivi quello di aprire il mercato delle risorse pubblicitarie e delle frequenze e di fissare un quadro di regole per il passaggio alla tv digitale dal 30 novembre del 2012, per dare certezza al mercato con queste regole per dtt e per la banda larga. La manovra punta inoltre a dare certezze e garanzie sulle rilevazioni degli indici di ascolto e a rimuovere elementi della legge 112 che sono superati, ovvero il Sic e la privatizzazione Rai.

Sul fronte Antitrust scompaiono i limiti della Gasparri (20% dei ricavi del Sic, che scendeva al 10% per Telecom), e viene introdotto un nuovo limite alle risorse pubblicitarie. Si parla del 45%, che attualmente è già ampiamente superato da Mediaset che ha una quota del 66,38%, mentre la Rai è al 28,79% e La 7 al 2,11%. Chi sfora però non avrà sanzioni ma dovrà diminuire la quota di pubblicita' trasmessa in un ora di programmazione, dall'attuale 18% (per le tv commerciali, mentre la Rai è al 12%) al 16%.

Delicata la questione relativa al passaggio al digitale terrestre. La data del definitivo addio alla tv analogica è stata fissata al 30 novembre del 2012. Prima di allora pero', e cioe' entro 15 mesi dall'approvazione della riforma (quindi non prima del 2009) Rai e Mediaset, cioe' le emittenti che hanno tre reti in analogico, dovranno trasferirne una sul digitale terrestre. Questo consentirà di liberare frequenze perché per trasmettere in digitale se ne occupano meno. Quando il nuovo sistema tecnologico sarà a regime (quindi dopo il 2012), sarà obbligatoria la separazione societaria (e non proprietaria) tra fornitori di contenuti e operatori di rete. Inoltre nessun editore potra' superare il 20% della capacita' trasmissiva totale, pari secondo le stime del Ministero, a 10-12 canali nazionali. Ci sara' anche un apposito regolamento dell'Agcom per i servizi di tv via Internet.

Novità anche per quanto riguarda la rilevazione degli ascolti Audilel. La legge agisce evitare che controllati e controllanti siano la stessa cosa, per rendere più trasparenti i risultati e la loro diffusione.

Per quanto riguarda le frequenze il ddl si pone di aprire qualche spiraglio in un etere completamente occupato come quello italiano redistribuendo le frequenze che saranno liberate con il primo passaggio al digitale. Due le modalità previste dalla legge: le frequenze acquistate sulla base della prima legge sul dtt, la 66 del 2001, saranno vendute da chi le possiede con criteri stabiliti dall'Autorità; mentre quelle usate di fatto da prima, saranno restituite allo stato che le mettera' all'asta. Intanto il ministero ha gia' avviato con l'Agcom un censimento completo delle frequenze.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Dalle Marche l'idea di fondare una società pubblica. Oltre 40 i paesi coinvolti. L'iniziativa porterà a prezzi molto bassi internet veloce nei centri non raggiunti
Comuni contro il digital divide "L'Adsl? Per noi è come l'acqua"
Dopo l'esperienza di Verrua Savoia si moltiplicano le iniziative in tutta Italia
di Daniele Semeraro su La Repubblica del 01/12/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0