Vladikavkaz - La Corte suprema di Vladikavkaz ha condannato il muratore ceceno Kulayev Nurpachi per "atti di terrorismo" e "assassinio di persone indifese". L'uomo è il solo sopravvissuto del gruppo di 32 separatisti ceceni che il primo giorno di scuola del settembre 2004 assaltarono la scuola di Beslan, nell'Ossezia del Nord, prendendo in ostaggio bambini e genitori.

L'azione si concluse dopo tre giorni con l'intervento delle teste di cuoio russe, causando la morte di 331 persone, di cui la maggior parte bambini. Il numero più alto di vittime tra gli ostaggi fu dovuto allo scoppio di numerosi ordigni piazzati dai terroristi nella palestra della scuola. L'uomo, dopo essere stato scoperto nel suo nascondiglio poco distante dal luogo della strage, rischiò di essere linciato da una folla sconvolta.

Il presidente della Corte, Tamerlan Agouzarov, all'inizio della lettura del verdetto, ha dichiarato: "Il tribunale ha stabilito che Kulayev partecipo' ad un attacco armato e al sequestro di persone assieme ad un gruppo organizzato, e che ha commesso l'omicidio di persone senza difesa". "Ha compiuto un atto di terrorismo con lo scopo di fare pressioni sulle decisioni degli organi di potere", ha aggiunto.

Alla fine del verdetto arriverà la pena prevista per l'imputato, ma il tutto potrebbe durare diversi giorni. Il procuratore ha chiesto per lui la pena capitale, nonostante l'uomo continui a dichiarare la sua innocenza, affermando di aver partecipato all'assalto, senza però uccidere nessuno.