Da Nuova Agenzia Radicale del 13/05/2006
Originale su http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=8332
Arabia Saudita: due indiani condannati a morte per traffico di droga
Due cittadini indiani sono stati condannati alla decapitazione in Arabia Saudita per traffico di droga, riporta l’agenzia United News of India: in base ai passaporti in loro possesso, si tratta di Hamza Aboobacker, 48 anni, e Sheikh Mastan, di 42, originari rispettivamente dei distretti Malappuram e Kozhikode nello stato indiano del Kerala.
Non si è tuttavia certi dell’identità dei due uomini condannati, dal momento che i documenti in loro possesso potrebbero essere falsi.
Aboobacker è stato arrestato dalla polizia saudita anti-narcotici lo scorso 4 gennaio, all’aeroporto di Damam, mentre tentava di consegnare più di due kg di eroina ad un terzo uomo, Abdul Majeed, originario di Bangalore.
Lo stesso Majeed avrebbe fornito le informazioni utili alla cattura di Mastan, ritenuto la mente dell’operazione di narcotraffico.
Majeed ed un quarto uomo identificato come Naseeruddin, originario di Kozhikode, sono stati condannati rispettivamente a otto e cinque anni di carcere per il loro coinvolgimento nel caso.
I due condannati a morte ricorreranno in appello.
L’Arabia Saudita ha un numero di esecuzioni tra i più alti al mondo, sia in termini assoluti che in percentuale sulla popolazione.
Il record è stato stabilito nel 1995 con 191 esecuzioni. Quasi i due terzi delle persone giustiziate sono stranieri.
Il 27 settembre 2005, l’Arabia Saudita ha ridefinito la legge sul traffico di droga, concedendo poteri discrezionali ai giudici per emettere condanne al carcere al posto della pena di morte.
L’Anti-Drug and Mental Effects Regulation saudita ordinava la pena capitale per i trafficanti di droga, i fabbricanti e per chi faceva uso di qualunque tipo di narcotico.
Ora i giudici posso decidere, a loro discrezione, di ridurre la condanna alla detenzione per un massimo di 15 anni, 50 frustrate o una multa minima di 100.000 riyal sauditi (oltre 22.250 euro).
Non si è tuttavia certi dell’identità dei due uomini condannati, dal momento che i documenti in loro possesso potrebbero essere falsi.
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Lo stesso Majeed avrebbe fornito le informazioni utili alla cattura di Mastan, ritenuto la mente dell’operazione di narcotraffico.
Majeed ed un quarto uomo identificato come Naseeruddin, originario di Kozhikode, sono stati condannati rispettivamente a otto e cinque anni di carcere per il loro coinvolgimento nel caso.
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