Da Nuova Agenzia Radicale del 10/05/2006
Originale su http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=8288
Iran: "Grave preoccupazione" della UE per aumento esecuzioni
“L’Unione Europea esprime grave preoccupazione per l’aumento delle esecuzioni capitali in Iran”, è scritto nel comunicato diffuso dal Governo dell’Austria, presidente di turno della Ue - "Questo trend – continua il comunicato - è confermato dalle 10 impiccagioni recentemente effettuate nella prigione di Evin”.
“La Ue ribadisce di essere, per una ragione di principio, contraria alla pena di morte in tutte le circostanze e chiede la sua abolizione universale.
Dove la pena capitale ancora esiste, la Ue chiede agli stati di restringere progressivamente il suo uso”.
Viene inoltre espressa preoccupazione per le accuse nei confronti dell’attivista per i diritti umani Abdolfattah Soltani: “La Ue chiede alle autorità iraniane di rispettare il suo diritto ad un processo equo e pubblico, condotto da un tribunale competente, indipendente ed imparziale”.
Si chiede inoltre al regime di Teheran di “mettere fine alla persecuzione di persone che hanno contatti con ambasciate straniere”.
Come già riportato da Nessuno tocchi Caino, lo scorso 19 aprile dieci persone sono state impiccate all’alba nel carcere di Evin, a nord di Teheran, dopo essere state riconosciute colpevoli di omicidio. Le esecuzioni sono avvenute alla presenza dei familiari delle vittime e dei condannati.
Il giurista iraniano Nemat Ahmadi ha commentato le dieci impiccagioni ricordando che "da anni non si assisteva in Iran ad esecuzioni di massa''.
”Il ritorno a questo tipo di esecuzioni – spiega Ahmadi – corrisponde alla necessità del nuovo governo iraniano di tornare alle pessime abitudini dei primi anni successivi alla rivoluzione”, quando ancora era in vita il fondatore della Repubblica Islamica, l’Ayatollah Khomeini.
“La Ue ribadisce di essere, per una ragione di principio, contraria alla pena di morte in tutte le circostanze e chiede la sua abolizione universale.
Dove la pena capitale ancora esiste, la Ue chiede agli stati di restringere progressivamente il suo uso”.
Viene inoltre espressa preoccupazione per le accuse nei confronti dell’attivista per i diritti umani Abdolfattah Soltani: “La Ue chiede alle autorità iraniane di rispettare il suo diritto ad un processo equo e pubblico, condotto da un tribunale competente, indipendente ed imparziale”.
Si chiede inoltre al regime di Teheran di “mettere fine alla persecuzione di persone che hanno contatti con ambasciate straniere”.
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