Da Agenzia Fides del 24/04/2006
Originale su http://www.fides.org/aree/news/newsdet.php?idnews=9288&lan=ita
Liberia: concluso il rientro dei 314mila sfollati interni
Monrovia - Si è concluso la scorsa settimana l’impegno dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per far rientrare circa 314mila sfollati interni liberiani nelle rispettive aree di origine. Durante il conflitto interno della Liberia durato oltre dieci anni, gli sfollati avevano vissuto in campi, sopratutto intorno alla capitale Monrovia. Nell’ex campo di Salala nella Liberia occidentale si è tenuta una cerimonia per celebrare la conclusione del programma.
L’UNHCR, la cui attività consiste generalmente nella protezione e nell’assistenza a favore dei rifugiati, nel novembre del 2004, aveva iniziato ufficialmente a lavorare con gli sfollati interni liberiani, che vivevano in condizioni del tutto simili a quelle dei rifugiati. Finora 22 tra i 22 campi e 13 insediamenti spontanei per sfollati sono stati chiusi dal governo liberiano. In collaborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite, l’UNHCR ha fornito agli sfollati liberiani assistenza, protezione, kit per il ritorno e indennità di trasporto per consentire loro di rientrare nelle aree di origine.
I kit per il ritorno contengono aiuti non alimentari come coperte, materassini, teli di plastica, set di utensili per la cucina, lanterne e kit medici. La maggior parte degli sfollati ha fatto ritorno in alcune delle aree maggiormente colpite dalla guerra, nelle contee di Lofa, Bong e Bomi, nella Liberia settentrionale e occidentale.
Nel dicembre del 2005 l'UNHCR ha lanciato un appello per la raccolta di ulteriori 13,7 milioni di dollari nell'ambito dell'Appello Umanitario per la Liberia per poter proseguire nel corso del 2006 le attività di protezione, assistenza e reintegrazione, come ad esempio i programmi di riabilitazione per ex sfollati, rifugiati rimpatriati e popolazione locale. Fino ad ora l’Agenzia ha ricevuto 5,1 milioni di dollari. Nel periodo tra novembre 2004 e aprile 2006 l’UNHCR ha utilizzato oltre 24 milioni di dollari per l’assistenza degli sfollati in Liberia.
È attualmente in corso una valutazione congiunta delle Nazioni Unite nella quale l’UNHCR continuerà ad essere coinvolto per determinare nei campi il numero di persone che necessitano ancora di protezione e in quali termini, prestando particolare attenzione ai casi più vulnerabili. Tale valutazione ha anche lo scopo di determinare l'impatto ambientale dei campi in alcune aree specifiche.
In Liberia è in corso uno dei tre progetti pilota per sfollati interni (gli altri due sono in Uganda e Repubblica Democratica del Congo) realizzato attraverso il cosiddetto approccio a cluster, in base al quale ad ogni singola agenzia vengono affidati specifici settori di assistenza. L’UNHCR, in particolare, è responsabile per la protezione, la gestione dei campi e gli alloggi.
L’UNHCR, la cui attività consiste generalmente nella protezione e nell’assistenza a favore dei rifugiati, nel novembre del 2004, aveva iniziato ufficialmente a lavorare con gli sfollati interni liberiani, che vivevano in condizioni del tutto simili a quelle dei rifugiati. Finora 22 tra i 22 campi e 13 insediamenti spontanei per sfollati sono stati chiusi dal governo liberiano. In collaborazione con altre agenzie delle Nazioni Unite, l’UNHCR ha fornito agli sfollati liberiani assistenza, protezione, kit per il ritorno e indennità di trasporto per consentire loro di rientrare nelle aree di origine.
I kit per il ritorno contengono aiuti non alimentari come coperte, materassini, teli di plastica, set di utensili per la cucina, lanterne e kit medici. La maggior parte degli sfollati ha fatto ritorno in alcune delle aree maggiormente colpite dalla guerra, nelle contee di Lofa, Bong e Bomi, nella Liberia settentrionale e occidentale.
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