Da RaiNews24 del 25/09/2006
Originale su http://www.rainews24.rai.it/Notizia.asp?NewsID=64334
Eutanasia: Vaticano "è un percorso di morte", Mussi "evitiamo crociate, ma il tema va affrontato"
Roma - L'eutanasia "è e resta un percorso di morte". Il cardinale Javier Lozano Barragan, ministro della Salute vaticano, ribadisce che la Chiesa "è sempre per la vita" e, dunque, contro ogni ipotesi di dolce morte sia attiva che passiva. "Spetta ai parlamentari cattolici essere coerenti ed esprimere il pensiero cattolico dentro i Parlamenti, secondo le regole e le procedure democratiche".
"Per la Chiesa la difesa della vita è al centro di tutto". Quanto al testamento biologico di cui tanto si parla in questi giorni, "si deve specificare se include l'eutanasia, e allora non va bene. Ma se contempla solo l'accanimento terapeutico allora le cose cambiano e può essere legittimo. L'importante è che non apra la porta all'eutanasia".
MUSSI: AFFRONTIAMO IL TEMA
"Sarebbe un grave errore politico e umano archiviare la discussione aperta dal dialogo tra Piergiorgio Welby e il Presidente Napolitano. Evitiamo crociate, ma affrontiamo il tema". Sono le parole di Fabio Mussi, ministro dell'Università e della Ricerca, in merito al dibattito sull'eutanasia.
"Siamo continuamente alle prese con problemi creati dalla tecnica, non dalla natura", ha detto il Ministro. "La tecnica - ha detto - consente di salvare un'enorme quantità di vite che non avevano speranza; la tecnica consente di prolungare il dolore oltre ogni immaginazione: l'interrogativo sul limite, su quanto è nel potere della società e quanto nelle mani della persona, è ineludibile".
FINI: DISCUTIAMO IL TESTAMENTO BIOLOGICO
"Norme che consentono di dare la morte o darsi la morte sono inaccettabili, e credo che dovrebbe essere così per tutti, non solo per i cattolici", ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, a margine di un convegno a Spinaceto organizzato da Gianni Alemanno. Per Fini è invece "diverso il discorso sull'opportunita', anche in Italia, di una legge sul cosidetto testamento biologico, soprattutto per comprendere bene e quindi evitare quello che viene definito accanimento terapeutico".
BOSELLI: NECESSARIO CONFRONTO IN PARLAMENTO
"Nel programma di governo dell'Unione c'è già un impegno preciso sul tema del testamento biologico e dunque allo stato attuale il Parlamento potrebbe procedere ad esaminare ed approvare una legge su questa delicata materia", sottolinea il segretario dello Sdi, Enrico Boselli.
"Un confronto in Parlamento è assolutamente necessario, come ha sottolineato anche il Presidente della Repubblica. Sappiamo bene che un conto è l'eutanasia e un conto il testamento biologico, ma è pur vero che attraverso un allargamento del consenso informato si potrebbero affrontare alcuni dei casi estremi, come quello di Welby che ha suscitato profonda emeozione in tutti. Comunque non si vede proprio in quale modo sia possibile, come sostiene Rutelli, mettere paletti o censure ad un libero confronto parlamentare nel quale ciascuno possa esprimere le proprie convinzioni su tutti i temi che investono questa questione. Che l'eutanasia sia un problema ad alta sensibilità etica che tocca e divide credenti e non - conclude il leader socialista - impone che si affronti un dibattito senza avanzare pregiudiziali ideologiche e religiose che ci porterebbero facilmente in un vicolo cieco".
"Per la Chiesa la difesa della vita è al centro di tutto". Quanto al testamento biologico di cui tanto si parla in questi giorni, "si deve specificare se include l'eutanasia, e allora non va bene. Ma se contempla solo l'accanimento terapeutico allora le cose cambiano e può essere legittimo. L'importante è che non apra la porta all'eutanasia".
MUSSI: AFFRONTIAMO IL TEMA
"Sarebbe un grave errore politico e umano archiviare la discussione aperta dal dialogo tra Piergiorgio Welby e il Presidente Napolitano. Evitiamo crociate, ma affrontiamo il tema". Sono le parole di Fabio Mussi, ministro dell'Università e della Ricerca, in merito al dibattito sull'eutanasia.
"Siamo continuamente alle prese con problemi creati dalla tecnica, non dalla natura", ha detto il Ministro. "La tecnica - ha detto - consente di salvare un'enorme quantità di vite che non avevano speranza; la tecnica consente di prolungare il dolore oltre ogni immaginazione: l'interrogativo sul limite, su quanto è nel potere della società e quanto nelle mani della persona, è ineludibile".
FINI: DISCUTIAMO IL TESTAMENTO BIOLOGICO
"Norme che consentono di dare la morte o darsi la morte sono inaccettabili, e credo che dovrebbe essere così per tutti, non solo per i cattolici", ha detto il presidente di An, Gianfranco Fini, a margine di un convegno a Spinaceto organizzato da Gianni Alemanno. Per Fini è invece "diverso il discorso sull'opportunita', anche in Italia, di una legge sul cosidetto testamento biologico, soprattutto per comprendere bene e quindi evitare quello che viene definito accanimento terapeutico".
BOSELLI: NECESSARIO CONFRONTO IN PARLAMENTO
"Nel programma di governo dell'Unione c'è già un impegno preciso sul tema del testamento biologico e dunque allo stato attuale il Parlamento potrebbe procedere ad esaminare ed approvare una legge su questa delicata materia", sottolinea il segretario dello Sdi, Enrico Boselli.
"Un confronto in Parlamento è assolutamente necessario, come ha sottolineato anche il Presidente della Repubblica. Sappiamo bene che un conto è l'eutanasia e un conto il testamento biologico, ma è pur vero che attraverso un allargamento del consenso informato si potrebbero affrontare alcuni dei casi estremi, come quello di Welby che ha suscitato profonda emeozione in tutti. Comunque non si vede proprio in quale modo sia possibile, come sostiene Rutelli, mettere paletti o censure ad un libero confronto parlamentare nel quale ciascuno possa esprimere le proprie convinzioni su tutti i temi che investono questa questione. Che l'eutanasia sia un problema ad alta sensibilità etica che tocca e divide credenti e non - conclude il leader socialista - impone che si affronti un dibattito senza avanzare pregiudiziali ideologiche e religiose che ci porterebbero facilmente in un vicolo cieco".
Sullo stesso argomento
Articoli in archivio
di Enrico Lagattolla su Il Giornale del 25/09/2006
Italia debate sobre la eutanasia por un conmovedor caso
Un hombre de 60 años, que no puede caminar, ni comer, ni respirar por sus medios suplicó al presidente Giorgio Napolitano que legalice esa práctica en el país
Un hombre de 60 años, que no puede caminar, ni comer, ni respirar por sus medios suplicó al presidente Giorgio Napolitano que legalice esa práctica en el país
su La Nación del 25/09/2006
Manifestazioni, appelli, leggi di iniziativa popolare: la destra cattolica e i vescovi reagiscono alle aperture su gay, divorzio e eutanasia
Spagna, Chiesa all´attacco "Fermiamo Zapatero"
Campagna contro le riforme socialiste
Spagna, Chiesa all´attacco "Fermiamo Zapatero"
Campagna contro le riforme socialiste
di Alessandro Oppes su La Repubblica del 08/11/2004
News in archivio
su Il Messaggero del 30/11/2006
su L'Espresso del 17/10/2006
su Adnkronos del 04/10/2006
In biblioteca
di Michele Aramini
Ancora Editrice, 2006
Ancora Editrice, 2006
di Francesco Galofaro
Meltemi, 2009
Meltemi, 2009
di AA.VV.
Franco Angeli, 2009
Franco Angeli, 2009