Da La Stampa del 01/10/2006
Originale su http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200610articoli/1148...
Libano: Israele completa il ritiro delle truppe
Conclusi i circa tre mesi di presenza militare israeliana
GERUSALEMME. Israele ha completato all'alba il ritiro delle sue truppe dal Libano. Lo ha annunciato l'esercito dello stato ebraico, che si è così uniformato a una delle disposizioni-chiave della tregua raggiunta sotto l'egida delle Nazioni Unite che ha messo fine a oltre un mese di combattimenti tra Israele e Hezbollah.
Si sono dunque conclusi i circa tre mesi di presenza militare israeliana in Libano ed è stata spianata la strada al dispiegamento delle truppe dell'Unifil (Forza provvisoria delle Nazioni Unite in Libano), che dovrà vigilare sul rispetto della tregua in cooperazione con l'esercito libanese.
L'ultimo soldato israeliano ha abbandonato il territorio libanese poco dopo le 2.30 di notte, secondo responsabili militari che hanno parlato a condizione dell'anonimato. Il ritiro è stato ultimato mentre Israele si preparava a celebrare lo Yom Kippour, una delle feste più importanti dell'ebraismo.
La presenza israeliana era stata ridotta gradualmente dalla cessazione delle ostilità il 14 agosto scorso: era passata dai 30mila soldati della fase più aspra del conflitto alle poche centinaia di questi ultimi giorni. Le ultime fasi del ritiro sono state rapide, realizzate appena in alcune ore. Una colonna di blindati ha attraversato la frontiera all'altezza della comunità israeliana di Moshav Avivim, lasciando tracce sul suolo e creando una grande nuvola di polvere resa visibile dai fari dei veicoli. Più tardi, l'ultimo gruppo di soldati israeliani è stato notato mentre saliva in un autobus vicino Moshav Zarit.
Nel corso del ritiro, l'esercito non ha voluto rivelare dettagli sull'operazione per ragioni di sicurezza. La stampa è stata tenuta a distanza della frontiera attraverso dei blocchi stradali. Israele aveva dispiegato l'esercito poco dopo il sequestro di due soldati israeliani da parte di Hezbollah, il 12 luglio scorso. In trentaquattro giorni di combattimenti, più di 150 israeliani e 850 libanese sono stati uccisi.
Israele aveva ritardato il ritiro delle sue truppe a causa di contrasti sul dispiegamento nel sud del Libano dei soldati libanesi e di quelli Unifil. Circa 10.000 soldati libanesi e più di 5.000 uomini dell'Unifil sono stati inviati nel sud del Libano, mentre la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu chiede il dispiegamento di 15.000 caschi blu e un numero identico di soldati libanesi per prevenire qualsiasi nuova escalation di violenze. Il testo chiede parallelamente un ritiro di tutte le forze israeliane ed esige la creazione nel sud del Libano di una zona da cui siano escluse tutte le armi, eccetto quelle approvate dal governo di Beirut.
Si sono dunque conclusi i circa tre mesi di presenza militare israeliana in Libano ed è stata spianata la strada al dispiegamento delle truppe dell'Unifil (Forza provvisoria delle Nazioni Unite in Libano), che dovrà vigilare sul rispetto della tregua in cooperazione con l'esercito libanese.
L'ultimo soldato israeliano ha abbandonato il territorio libanese poco dopo le 2.30 di notte, secondo responsabili militari che hanno parlato a condizione dell'anonimato. Il ritiro è stato ultimato mentre Israele si preparava a celebrare lo Yom Kippour, una delle feste più importanti dell'ebraismo.
La presenza israeliana era stata ridotta gradualmente dalla cessazione delle ostilità il 14 agosto scorso: era passata dai 30mila soldati della fase più aspra del conflitto alle poche centinaia di questi ultimi giorni. Le ultime fasi del ritiro sono state rapide, realizzate appena in alcune ore. Una colonna di blindati ha attraversato la frontiera all'altezza della comunità israeliana di Moshav Avivim, lasciando tracce sul suolo e creando una grande nuvola di polvere resa visibile dai fari dei veicoli. Più tardi, l'ultimo gruppo di soldati israeliani è stato notato mentre saliva in un autobus vicino Moshav Zarit.
Nel corso del ritiro, l'esercito non ha voluto rivelare dettagli sull'operazione per ragioni di sicurezza. La stampa è stata tenuta a distanza della frontiera attraverso dei blocchi stradali. Israele aveva dispiegato l'esercito poco dopo il sequestro di due soldati israeliani da parte di Hezbollah, il 12 luglio scorso. In trentaquattro giorni di combattimenti, più di 150 israeliani e 850 libanese sono stati uccisi.
Israele aveva ritardato il ritiro delle sue truppe a causa di contrasti sul dispiegamento nel sud del Libano dei soldati libanesi e di quelli Unifil. Circa 10.000 soldati libanesi e più di 5.000 uomini dell'Unifil sono stati inviati nel sud del Libano, mentre la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell'Onu chiede il dispiegamento di 15.000 caschi blu e un numero identico di soldati libanesi per prevenire qualsiasi nuova escalation di violenze. Il testo chiede parallelamente un ritiro di tutte le forze israeliane ed esige la creazione nel sud del Libano di una zona da cui siano escluse tutte le armi, eccetto quelle approvate dal governo di Beirut.
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