Da La Repubblica del 03/10/2006
Originale su http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/esteri/benedettoxvi-6/carta-v...
Il ministro dell'Interno chiarisce che dovrà essere accettata da "tutti coloro che vorranno vivere stabilmente in Italia"
Islam: "La Carta dei valori non è soltanto per i musulmani"
Critiche all'Ucoii: "Mai detto che l'avremmo firmata oggi"
ROMA - La Carta dei valori e dei principi non riguarderà soltanto i musulmani, ma tutti coloro che vorranno vivere stabilmente in Italia: perché accettare i principi che sono alla base della società e della cultura italiana è la condizione per diventare cittadini italiani. Prima di abbandonare la riunione della Consulta islamica per seguire gli sviluppi del dirottamento dell'aereo turco atterrato a Brindisi, il ministro dell'Interno Giuliano Amato chiarisce, non senza irritazione, il senso del documento che "solo più avanti sarà sottoposto alla firma" e che, dunque, allo stato attuale, non è altro che una bozza di lavoro su cui intavolare una discussione critica e costruttiva.
Per questo il ministro critica apertamente chi "prima della riunione ha dichiarato con veemenza" che oggi non avrebbe firmato alcunché, "accreditando la tesi che oggi si sottoponesse alla firma la Carta". Il riferimento è chiaro ed è al segretario dell'Ucoii, Hamza Roberto Piccardo, che alla vigilia dell'incontro aveva voluto far sapere che se la bozza fosse stata sottoposta ai soli fedeli musulmani, sarebbe stato un atto discriminatorio e dunque l'Ucoii non avrebbe firmato, scatenando una serie di reazioni da parte degli stessi membri della Consulta e del mondo politico.
L'obiettivo della riunione, dice il ministro ai membri della Consulta, "è sempre stato quello di raccogliere pareri e proposte in vista della stesura della Carta dei principi e dei valori, che solo più avanti sarà sottoposta alla firma".
L'obiettivo della Carta, invece, è ben più ambizioso: "Favorire il processo di integrazione nella comunità nazionale". E' evidente dunque, è la conclusione di Amato, che il documento "dovrà riguardare tutti coloro che vogliono vivere stabilmente in Italia". Ecco perché "ha senso che ne discutiamo tra noi, ma sarebbe sbagliato che ne discutessimo solo tra noi. Così come sarebbe sbagliato che la Carta fosse sottoposta per la firma solo ai musulmani".
Polemica chiusa sul nascere, dunque. E anche dall'Ucoii arrivano rassicurazioni. "Non c'è nessuna frattura, nessuna rottura - sottolinea il presidente Mohammed Nour Dachan - siamo sulla stessa linea del ministro Amato". "Ho assicurato al ministro dell'Interno la mia fiducia e la mia piena collaborazione - aggiunge - e dunque non c'è spazio per polemiche e strumentalizzazioni".
Da domani si riprende dunque a lavorare e i membri della Consulta saranno chiamati ad avanzare le loro proposte. A loro, ed è la seconda novità della riunione di oggi, si affiancherà un "comitato scientifico" composto da esponenti del mondo della cultura e del diritto. Cinque di loro hanno già partecipato all'incontro di oggi: sono i professori Roberta Aluffi Beck Peccoz, Carlo Cardia, Khaled Fouad Allam, Adnane Mokrani, Francesco Zannini. A loro, spiega il ministro, spetterà il compito di "elaborare la bozza della Carta dei valori e dei principi, dopo aver consultato associazioni ed esponenti delle diverse comunità religiose ed etniche presenti in Italia". Anche su questo punto, tutti si sono detti d'accordo con il titolare del Viminale e, dice la nota del ministero, "hanno fornito un utile contributo per sviluppare i vari argomenti, con l'obiettivo principale di dichiarare i principi fondamentali nei quali ci si riconosce, sulla base delle specificità delle singole comunita".
Per questo il ministro critica apertamente chi "prima della riunione ha dichiarato con veemenza" che oggi non avrebbe firmato alcunché, "accreditando la tesi che oggi si sottoponesse alla firma la Carta". Il riferimento è chiaro ed è al segretario dell'Ucoii, Hamza Roberto Piccardo, che alla vigilia dell'incontro aveva voluto far sapere che se la bozza fosse stata sottoposta ai soli fedeli musulmani, sarebbe stato un atto discriminatorio e dunque l'Ucoii non avrebbe firmato, scatenando una serie di reazioni da parte degli stessi membri della Consulta e del mondo politico.
L'obiettivo della riunione, dice il ministro ai membri della Consulta, "è sempre stato quello di raccogliere pareri e proposte in vista della stesura della Carta dei principi e dei valori, che solo più avanti sarà sottoposta alla firma".
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Polemica chiusa sul nascere, dunque. E anche dall'Ucoii arrivano rassicurazioni. "Non c'è nessuna frattura, nessuna rottura - sottolinea il presidente Mohammed Nour Dachan - siamo sulla stessa linea del ministro Amato". "Ho assicurato al ministro dell'Interno la mia fiducia e la mia piena collaborazione - aggiunge - e dunque non c'è spazio per polemiche e strumentalizzazioni".
Da domani si riprende dunque a lavorare e i membri della Consulta saranno chiamati ad avanzare le loro proposte. A loro, ed è la seconda novità della riunione di oggi, si affiancherà un "comitato scientifico" composto da esponenti del mondo della cultura e del diritto. Cinque di loro hanno già partecipato all'incontro di oggi: sono i professori Roberta Aluffi Beck Peccoz, Carlo Cardia, Khaled Fouad Allam, Adnane Mokrani, Francesco Zannini. A loro, spiega il ministro, spetterà il compito di "elaborare la bozza della Carta dei valori e dei principi, dopo aver consultato associazioni ed esponenti delle diverse comunità religiose ed etniche presenti in Italia". Anche su questo punto, tutti si sono detti d'accordo con il titolare del Viminale e, dice la nota del ministero, "hanno fornito un utile contributo per sviluppare i vari argomenti, con l'obiettivo principale di dichiarare i principi fondamentali nei quali ci si riconosce, sulla base delle specificità delle singole comunita".
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