Da Amnesty International del 27/10/2006
Originale su http://www.amnesty.it/pressroom/comunicati/CS119-2006.html

Commercio armi: all'Onu partono i lavori per il Trattato internazionale

Ieri sera alle Nazioni Unite, la maggioranza dei governi del mondo ha fatto il primo passo verso un Trattato internazionale sul commercio delle armi che impedisca i trasferimenti di armi che alimentano conflitti, povertà e gravi violazioni dei diritti umani.

Il voto di ieri nel Primo Comitato dell’Assemblea generale è giunto dopo tre anni di mobilitazione della campagna Control Arms, promossa a livello mondiale da Amnesty International, Oxfam International e Rete internazionale d’azione sulle armi leggere (Iansa). La campagna Control Arms ha ottenuto a sostegno del Trattato oltre un milione di adesioni in 170 paesi.

Nella prima occasione in cui i governi si sono pronunciati sulla proposta di un Trattato, la maggioranza è risultata schiacciante: 139 si e un solo no, da parte degli Usa. Il si al Trattato è stato particolarmente forte in Africa, America Latina ed Europa. La risoluzione presentata al Primo Comitato era stata co-sponsorizzata da 116 governi, un numero estremamente elevato per un’iniziativa così innovativa. Nei giorni immediatamente precedenti, in una dichiarazione diffusa dalla Fondazione Arias e dalla campagna Control Arms, 15 premi Nobel per la pace avevano sostenuto la risoluzione.

La risoluzione adottata ieri dal Primo Comitato dell’Assemblea generale dell’Onu chiede al Segretario generale Ban Ki-moon di sondare i pareri di tutti gli Stati membri sulla praticabilità, l’ambito di applicazione e i parametri di riferimento di uno strumento internazionale, legalmente vincolante, che istituisca standard internazionali comuni per l’esportazione, l’importazione e il trasferimento di armi convenzionali. Il Segretario generale dovrà riferire all’Assemblea generale alla fine del 2007. Successivamente istituirà un gruppo di esperti governativi di ogni parte del mondo che approfondirà i vari aspetti e riferirà all’Assemblea generale nel 2008.

“Questo voto così netto per sviluppare il Trattato rappresenta per i governi un’opportunità storica per affrontare gli effetti devastanti di trasferimenti di armi immorali e irresponsabili. Un Trattato credibile metterà fuorilegge questi trasferimenti, che alimentano massacri, stupri e torture e costringono alla fuga migliaia di persone” – ha dichiarato Kate Gilmore, Vicesegretaria generale di Amnesty International.

“Ieri, i governi del mondo hanno votato per porre fine allo scandalo costituito da un commercio di armi privo di regole. Da quando, tre anni fa, è iniziata la campagna Control Arms, si stima che le armi convenzionali abbiano ucciso almeno un milione di persone. Di contro, un milione di persone da oltre 170 paesi ha sostenuto la richiesta del Trattato. Ieri, i governi hanno risposto a questa richiesta” – ha affermato Jeremy Hobbs, direttore di Oxfam International.

“Ne abbiamo fatta di strada dal lancio della campagna Control Arms: tre anni fa l’idea che l’Onu negoziasse l’adozione di un Trattato era considerata quanto meno idealistica. Ma oggi siamo la maggioranza. Questa vittoria, adesso, deve tradursi in un Trattato forte, basato sugli impegni di diritto internazionale assunti dagli Stati” – ha commentato Rebecca Peters, direttrice di Iansa.

La campagna Control Arms, rilanciata in Italia dalla Sezione Italiana di Amnesty International e dalla Rete italiana per il Disarmo, ha accolto con soddisfazione il voto favorevole espresso dall’Italia in sede di Primo Comitato dell’Assemblea generale. Questo importante risultato è stato conseguito anche grazie alla grande mobilitazione della società civile italiana, che si è attivata sottoscrivendo la foto-petizione da un milione di volti a sostegno della richiesta del Trattato.

Il nostro paese, sottolineano i promotori italiani della campagna, è il quarto produttore e il secondo esportatore mondiale di armi leggere e non esercita alcun controllo sulle intermediazioni nei trasferimenti illegali di armi e loro componenti. Ora è necessario che l’Italia migliori gli strumenti legislativi e di trasparenza sul commercio delle armi, soprattutto in relazione alle armi leggere, per renderli coerenti con l’impegno preso ieri alle Nazioni Unite.

Sullo stesso argomento

Articoli in archivio

Global military spending set to top Cold War high as conflict causes record hunger
Oxfam calls on UN member states to support an Arms Trade Treaty
su Oxfam del 22/09/2006
 
Cos'� ArchivioStampa?
Una finestra sul mondo della cultura, della politica, dell'economia e della scienza. Ogni giorno, una selezione di articoli comparsi sulla stampa italiana e internazionale. [Leggi]
Rassegna personale
Attualmente non hai selezionato directory degli articoli da incrociare.
Sponsor
Contenuti
Notizie dal mondo
Notizie dal mondo
Community
• Forum
Elenco degli utenti

Sono nuovo... registratemi!
Ho dimenticato la password
• Sono già registrato:
User ID

Password
Network
Newsletter

iscriviti cancella
Suggerisci questo sito

Attenzione
I documenti raccolti in questo sito non rappresentano il parere degli autori che si sono limitatati a raccoglierli come strumento di studio e analisi.
Comune di Roma

Questo progetto imprenditoriale ha ottenuto il sostegno del Comune di Roma nell'ambito delle azioni di sviluppo e recupero delle periferie

by Mondo a Colori Media Network s.r.l. 2006-2024
Valid XHTML 1.0, CSS 2.0