Washington - Nel giorno del deferimento dell'Iran, da parte dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), al Consiglio di sicurezza dell'Onu, il presidente Bush ha definito quello di ieri "un chiaro avvertimento" della comunità internazionale, che "non permetterà al regime di Teheran di realizzare armi atomiche".

Bush ha aggiunto però che la decisione dell'Aiea non significa "la fine della diplomazia", bensì "manda un messaggio chiaro al regime iraniano, cioè che il mondo non gli permetterà d'avere armi nucleari".


LA RISOLUZIONE ADOTTATA IERI

Con la risoluzione adottata ieri dall'Aiea è cominciato il count-down per Teheran: nel testo si denunciano inadempienze al Trattato di non proliferazione nucleare e si rinvia il dossier, sotto forma di rapporto, al Consiglio di sicurezza. Se l'avvertimento sarà ignorato, L'Aiea deferirà fra un mese il caso Iran al Consiglio, che deciderà le azioni da intraprendere, incluse possibili sanzioni.


AHMADINEJAD ALL'AIEA: STOP ALLA COLLABORAZIONE

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha ordinato la fine immediata dell'applicazione del regime di controllo rinforzato sul programma nucleare di Teheran e la ripresa delle operazioni di arricchimento dell'uranio.Ciò significa che l'Iran riprenderà le attività per la produzione dell'uranio arricchito, utilizzabile anche per la realizzazione di armi atomiche, e porrà fine alle ispezioni a sorpresa dei suoi siti nucleari.