Da Gazzetta del Mezzogiorno del 10/08/2006
Originale su http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM_cronache_NOTIZIA_01.asp?IDN...
Mafia: dai "pizzini" il piano di un omicidio, due arresti
In manette un nipote del boss Totò Riina ed un imprenditore agricolo, dopo la "traduzione" di uno dei messaggi trovati nel covo del capomafia Bernardo Provenzano • Corleone si è svegliata assediata da Carabinieri e Polizia
PALERMO - Un progetto di omicidio è stato sventato con l'operazione di Carabinieri e Squadra mobile di Palermo, che la notte scorsa hanno arrestato altri due fiancheggiatori del boss Bernardo Provenzano: Liborio Spatafora, 57 anni, imprenditore agricolo ed ex sorvegliato speciale, e uno dei nipoti di Totò Riina, Francesco Grizzaffi, 53 anni agricoltore, pregiudicato. Questo aspetto delle indagini è un altro degli sviluppi investigativi collegati ai "pizzini" di Provenzano, che si stanno rivelando per gli inquirenti una miniera di informazioni man mano che vengono decifrati e che il codice numerico utilizzato dal capomafia viene interpretato attribuendo a ogni numero un nome.
Proprio dai "pizzini" è emerso che Liborio Spatafora aveva chiesto a Provenzano l'autorizzazione per commettere omicidio.
La richiesta del permesso è contenuta in un messaggio scritto da Spatafora il 12 dicembre del 2005 e recapitato al "padrino", che lo custodiva nel covo di Montagna dei cavalli dov'è stato arrestato. Spatafora voleva assassinare Michele Governali, detto «Calavisi», con il quale aveva avuto contrasti legati alla sua attività. Ma il consenso di Provenzano non era mai arrivato.
Questo il testo del "pizzino", scritto a Provenzano da Grizzaffi per conto di Liborio Spatafora, detto "Lillo": «Carissimo non so se tu gia lo sai ho no ma la risposta la devo dare io, che Lillo Spatafora che ha una questione con (omissis) siccome e da sempre che hanno diverbi tra loro ora lillo vuole essere autorizzato a levarselo di torno (omissis) io ci dissi che ne dovevo parlare e ci davo una risposta, siccome ne aveva peralto con (omissis) per questo ti ho scritto se tu gia sapevi o no».
Dalle indagini è emersa anche una richiesta estorsiva di 30.000 euro effettuata dal Grizzaffi per conto della famiglia mafiosa di Corleone ai danni di un imprenditore titolare di una ditta di mangimi del Corleonese. Questi, nonostante avesse chiesto l'intermediazione ad Antonino Rotolo (arrestato a giugno per mafia), non era riuscito ad ottenere alcuno «sconto» della cifra pretesa dai boss.
Proprio dai "pizzini" è emerso che Liborio Spatafora aveva chiesto a Provenzano l'autorizzazione per commettere omicidio.
La richiesta del permesso è contenuta in un messaggio scritto da Spatafora il 12 dicembre del 2005 e recapitato al "padrino", che lo custodiva nel covo di Montagna dei cavalli dov'è stato arrestato. Spatafora voleva assassinare Michele Governali, detto «Calavisi», con il quale aveva avuto contrasti legati alla sua attività. Ma il consenso di Provenzano non era mai arrivato.
Questo il testo del "pizzino", scritto a Provenzano da Grizzaffi per conto di Liborio Spatafora, detto "Lillo": «Carissimo non so se tu gia lo sai ho no ma la risposta la devo dare io, che Lillo Spatafora che ha una questione con (omissis) siccome e da sempre che hanno diverbi tra loro ora lillo vuole essere autorizzato a levarselo di torno (omissis) io ci dissi che ne dovevo parlare e ci davo una risposta, siccome ne aveva peralto con (omissis) per questo ti ho scritto se tu gia sapevi o no».
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