Da Il Messaggero del 18/11/2004
Uranio, via alla commissione Martino: «Accertare la verità»
di Carlo Mercuri
ROMA - Ora ci proveranno i senatori a indagare sull’uranio impoverito, usando gli stessi poteri della magistratura. Quattro anni dopo il primo caso di linfoma di Hodgkin, diagnosticato a un nostro militare che era stato nei Balcani. Due anni dopo la terza relazione della Commissione Mandelli, che aveva parlato di «eccesso statisticamente significativo» di linfomi di Hodgkin presso i nostri militari impegnati nei Balcani. E parecchi decessi dopo (l’Osservatorio militare ne ha registrati 32) e dopo molti altri militari che si sono ammalati (sarebbero 273, sempre secondo le stime dell’Osservatorio).
Ora, si diceva, i senatori proveranno a far luce su questo mistero italiano. E’ stata infatti istituita una commissione parlamentare d’inchiesta, composta da 20 senatori, che avrà il compito di indagare se esiste un nesso tra l’uranio impoverito, usato per la confezione di proiettili, e l’insorgenza anomala di linfomi di Hodgkin presso i nostri soldati. La Commissione concluderà i suoi lavori entro un anno. Tutti i gruppi parlamentari si sono detti, ovviamente, felici che lo spinoso argomento abbia finalmente cominciato ad esser preso per le corna. Ma, più di tutti, si sono detti felici i membri dell’Osservatorio militare, vale a dire gli operatori di quella struttura associazionistica che per prima (e a lungo nel diffidente silenzio delle Autorità) denunciò i casi di malattie e decessi. Domenico Leggiero, responsabile del comparto Difesa dell’Osservatorio, infatti dice: «L’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito è un risultato storico, perché per la prima volta le Istituzioni prendono atto che la verità non è sempre e necessariamente quella ufficiale». Le Forze armate per la verità, e a partire dagli allarmanti dati della Commissione Mandelli, presero a sottoporre tutti i militari in partenza per le missioni all’estero (e al loro ritorno) a stringenti test e controlli medici, quelli fissati dal cosiddetto “protocollo Mandelli”. Ma così per prevenzione, non sapendo ancora se la causa dei linfomi di Hodgkin risieda davvero nell’uranio impoverito oppure in qualche altra diavoleria utilizzata nei conflitti e non meglio definita.
Si è detto «soddisfatto» per l’istituzione della Commissione il ministro Martino, il quale ha auspicato che si possa arrivare «a conclusioni certe, nell’unico e superiore interesse del personale, militare e civile, che ha operato e opera nell’ambito delle missioni internazionali di pace e nelle installazioni nazionali in cui vengono svolte le attività esercitative. La verità - ha proseguito il ministro - è una certezza che va ricercata indipendentemente dall’appartenenza politica».
Ora, si diceva, i senatori proveranno a far luce su questo mistero italiano. E’ stata infatti istituita una commissione parlamentare d’inchiesta, composta da 20 senatori, che avrà il compito di indagare se esiste un nesso tra l’uranio impoverito, usato per la confezione di proiettili, e l’insorgenza anomala di linfomi di Hodgkin presso i nostri soldati. La Commissione concluderà i suoi lavori entro un anno. Tutti i gruppi parlamentari si sono detti, ovviamente, felici che lo spinoso argomento abbia finalmente cominciato ad esser preso per le corna. Ma, più di tutti, si sono detti felici i membri dell’Osservatorio militare, vale a dire gli operatori di quella struttura associazionistica che per prima (e a lungo nel diffidente silenzio delle Autorità) denunciò i casi di malattie e decessi. Domenico Leggiero, responsabile del comparto Difesa dell’Osservatorio, infatti dice: «L’istituzione di una commissione d’inchiesta sull’uranio impoverito è un risultato storico, perché per la prima volta le Istituzioni prendono atto che la verità non è sempre e necessariamente quella ufficiale». Le Forze armate per la verità, e a partire dagli allarmanti dati della Commissione Mandelli, presero a sottoporre tutti i militari in partenza per le missioni all’estero (e al loro ritorno) a stringenti test e controlli medici, quelli fissati dal cosiddetto “protocollo Mandelli”. Ma così per prevenzione, non sapendo ancora se la causa dei linfomi di Hodgkin risieda davvero nell’uranio impoverito oppure in qualche altra diavoleria utilizzata nei conflitti e non meglio definita.
Si è detto «soddisfatto» per l’istituzione della Commissione il ministro Martino, il quale ha auspicato che si possa arrivare «a conclusioni certe, nell’unico e superiore interesse del personale, militare e civile, che ha operato e opera nell’ambito delle missioni internazionali di pace e nelle installazioni nazionali in cui vengono svolte le attività esercitative. La verità - ha proseguito il ministro - è una certezza che va ricercata indipendentemente dall’appartenenza politica».
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