Da Il Velino del 25/09/2006
Originale su http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=263663
Egitto: entro 10 anni pronta la prima centrale nucleare
Il Cairo - L’Egitto mette fine ad una moratoria ventennale sul nucleare e decide di costruire la sua prima centrale atomica per la produzione dell’elettricità. Lo ha annunciato il ministro per l’Energia, Hassan Younis, in un’intervista al quotidiano governativo al-Ahram. La centrale sarà costruita nella località di al-Dabaa, ad ovest di Alessandria sul Mediterraneo e verrà ultimata entro dieci anni. Secondo il ministro, la domanda interna di energia elettrica cresce al ritmo del sette per cento l’anno. La nuova centrale, il cui costo di realizzazione si aggira sul miliardo e 700 milioni di euro, produrrà mille megawatt. L’annuncio della conversione del paese al nucleare era stato dato giovedì scorso dallo stesso presidente Hosni Mubarak. L’Egitto aveva congelato i suoi piani nucleari venti anni fa, dopo l’incidente di Chernobyl, non senza provocare un certo fastidio nell’opposizione nazionalista.
Ma in seguito il crescente fabbisogno interno di energia e l’aumento dei costi del gas sembrano aver indotto le autorità egiziane a cambiare la loro linea. Il Cairo, che è uno dei paesi firmatari del trattato di non proliferazione atomica, ha sempre aperto i suoi siti agli ispettori dell’Aiea. Un anno fa i responsabili dell'ente atomico avevano notato traccia di ripresa delle attività nucleare nella piccola centrale di Anshas, situata nel Delta del Nilo a nord del Cairo. Il governo aveva ammesso che i suoi scienziati avevano compiuto delle ricerche precisando che non erano finalizzate alla produzione di armi atomiche e tanto meno all’arricchimento dell’uranio.
Ma in seguito il crescente fabbisogno interno di energia e l’aumento dei costi del gas sembrano aver indotto le autorità egiziane a cambiare la loro linea. Il Cairo, che è uno dei paesi firmatari del trattato di non proliferazione atomica, ha sempre aperto i suoi siti agli ispettori dell’Aiea. Un anno fa i responsabili dell'ente atomico avevano notato traccia di ripresa delle attività nucleare nella piccola centrale di Anshas, situata nel Delta del Nilo a nord del Cairo. Il governo aveva ammesso che i suoi scienziati avevano compiuto delle ricerche precisando che non erano finalizzate alla produzione di armi atomiche e tanto meno all’arricchimento dell’uranio.
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