Avraham B. Yehoshua
Scrittore − Israele
Nato a Gerusalemme da Yakov, orientalista e ricercatore di Storia di Gerusalemme, e da Malka Rosilio, che immigrò dal Marocco nel 1932. Svolse il servizio militare come paracadutista nell’esercito dal 1954 al 1957.
Si è laureato alla Facoltà di Filosofia e Letteratura Ebraica alla Hebrew University di Gerusalemme. Sposato con Rivka, psicologa e psicoanalista, è padre di una figlia e di due figli.
Dal ’63 al ’67 ha prestato servizio a Parigi come Segretario Generale dell’Unione Mondiale degli Studenti Ebrei. Nel 1967 ritorna in Israele e dal 1972 è Professore di Letteratura Ebraica e Comparata all’Università di Haifa.
Sensibile conoscitore e osservatore della vicenda israeliana, riesce unire nei suoi romanzi l’intelligente ironia ebraica a una profonda definizione psicologica dei personaggi e dei loro sentimenti.
Le sue opere sono state accolte da un crescente consenso internazionale che lo ha portato in breve ad essere considerato tra gli autori ultimamente più interessanti e vivaci. Tra i suoi romanzi (pubblicati in Italia per Einaudi) vanno ricordati almeno "Cinque stagioni", "Il signor Mani", "L'amante" (tradotto in quindici lingue), "Ritorno dall'India" e "Un divorzio tardivo". In tutti il problema dell'identità ebraica viene indagato a fondo, a partire da una situazione particolare di partenza che diventa il motore per una ricerca a tutto campo sulle lacerazioni e i dilemmi di un'intera cultura. (Paradigmatico, a questo proposito, il suo ultimo libro "Viaggio alla fine del millennio").
(Fonte festivaletteratura.it, mondoacolori.org)
Si è laureato alla Facoltà di Filosofia e Letteratura Ebraica alla Hebrew University di Gerusalemme. Sposato con Rivka, psicologa e psicoanalista, è padre di una figlia e di due figli.
Dal ’63 al ’67 ha prestato servizio a Parigi come Segretario Generale dell’Unione Mondiale degli Studenti Ebrei. Nel 1967 ritorna in Israele e dal 1972 è Professore di Letteratura Ebraica e Comparata all’Università di Haifa.
Sensibile conoscitore e osservatore della vicenda israeliana, riesce unire nei suoi romanzi l’intelligente ironia ebraica a una profonda definizione psicologica dei personaggi e dei loro sentimenti.
Le sue opere sono state accolte da un crescente consenso internazionale che lo ha portato in breve ad essere considerato tra gli autori ultimamente più interessanti e vivaci. Tra i suoi romanzi (pubblicati in Italia per Einaudi) vanno ricordati almeno "Cinque stagioni", "Il signor Mani", "L'amante" (tradotto in quindici lingue), "Ritorno dall'India" e "Un divorzio tardivo". In tutti il problema dell'identità ebraica viene indagato a fondo, a partire da una situazione particolare di partenza che diventa il motore per una ricerca a tutto campo sulle lacerazioni e i dilemmi di un'intera cultura. (Paradigmatico, a questo proposito, il suo ultimo libro "Viaggio alla fine del millennio").
(Fonte festivaletteratura.it, mondoacolori.org)
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